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Tredici uomini e un cannone (1936)

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Tredici uomini e un cannone (1936)



Regia/Director: Giovacchino Forzano
Soggetto/Subject: Giovacchino Forzano
Sceneggiatura/Screenplay: Giovacchino Forzano
Interpreti/Actors: Fosco Giachetti (uno dei tredici uomini), Filippo Scelzo (uno dei tredici uomini), Egisto Olivieri (comandante), Carlo Duse (uno dei tredici uomini), Carlo Romano (uno dei tredici uomini), Mario Steni (uno dei tredici uomini), Enrico Marroni (uno dei tredici uomini), Piero Pastore (uno dei tredici uomini), Fernando De Crucciati (uno dei tredici uomini), Edoardo Toniolo (uno dei tredici uomini), Silvio Bagolini (uno dei tredici uomini), Giuseppe Addobbati (uno dei tredici uomini), Faliero Gasparri (uno dei tredici uomini), Carlo Tamberlani (sentinella), Ernesto Sabbatini (generale), Leo Chiostri (generale), Pietro Sharoff [Pietro Scharoff] ("Sua Eccellenza"), Ugo Ceseri (russo), Alfredo Menichelli (russo), Eugenio Cappabianca (russo), Vasco Brambilla (russo), Celio Bucchi, Giorgio Capecchi, Giovanni Carlo Giachetti, Rolando Costantino, Felice Minotti, Giacomo Moschini, Emilio Petacci (specialista impronte digitali), Giorgio Scelzo, Giotto Tempestini, Athos R. Natali [Athos Rogero Natali]
Fotografia/Photography: Mario Albertelli, Augusto Tiezzi
Musica/Music: Giovacchino Forzano
Scene/Scene Design: Boris Bilinsky, Antonio Valente
Suono/Sound: Raoul Magni
Montaggio/Editing: Mario Bonotti
Produzione/Production: Cinematografica Immobiliare Pisorno
Distribuzione/Distribution: SIAE
censura: 29353 del 30-09-1936
Trama: Nel corso della prima guerra mondiale, gli austriaci hanno posizionato un cannone a lunga gittata in un bosco vicino al confine russo. Dodici uomini assieme al loro capitano sono sistemati accanto al pezzo di artiglieria. Intenzionati a compiere degli atti di sabotaggio e a distruggere il cannone, i russi cercano di localizzarne la posizione. Appena riescono a individuarlo grazie a dei razzi luminosi, fanno intervenire l'artiglieria con fuoco di sbarramento e riescono a distruggerlo. Sospettando che fra loro ci sia un informatore del nemico, il comandante della postazione dà un ultimatum ai propri sottoposti: se il traditore non si farà avanti prima dell'alba, tutti verranno fucilati. La minaccia del comandante scatena paure, sospetti e malintesi fra i militari, finché non si scoprirà che il vero colpevole non è un traditore, ma una spia russa.

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